Il regio decreto del BIM

Oggi ti chiedo di allacciare le cinture e di venire con me in Spagna per scoprire cosa sta accadendo con il regio decreto del BIM che sta per cambiare le sorti di corsi e Master BIM nella penisola iberica.

Il regio decreto 1147/2011, del 29 luglio, che stabilisce l’organizzazione generale della formazione professionale nel sistema scolastico spagnolo, prevede nell’articolo 8.1 che spetta al governo, con regio decreto, stabilire gli aspetti fondamentali del curriculum che costituiscono gli insegnamenti minimi dei cicli formativi e dei corsi di specializzazione degli insegnamenti di formazione professionale che, in ogni caso, devono essere adeguati ai requisiti derivati ​​dal Sistema Nazionale delle Qualifiche e della Formazione Professionale.

Lo scopo del regio decreto di cui ti parlo oggi è quello di istituire il “corso di perfezionamento professionale in BIM (Building Information Modeling)” con carattere ufficiale e valido su tutto il territorio nazionale spagnolo, nonché gli aspetti di base del suo curriculum e dunque di porre fine alla confusione che spesso viene generata in chi si accinge a voler intraprendere questa professione. Vediamo adesso insieme gli aspetti più salienti del decreto.

In primis, secondo il decreto, un corso di specializzazione BIM consente di esercitare le professioni di:

  • Modellatore BIM
  • Responsabile dei modelli BIM
  • BIM Coordinator
  • BIM Manager

tanto nel settore pubblico come in quello privato.

Il regio decreto entra nel merito dei contenuti del corso/Master BIM, dei requisiti che deve possedere il centro di formazione e stabilisce chiaramente che il corpo docente debba avere anche un certo tipo di esperienza (il che è più che corretto visto che, in assenza di regole, è frequente imbattersi in “esperti” BIM).

Uno dei requisiti che deve possedere un docente BIM è, ad esempio, avere maturato esperienza professionale riconosciuta, con la metodologia BIM, per almeno due anni degli ultimi quattro (numero che avrebbe potuto essere maggiore; docenti poco preparati infatti possono formare discenti in maniera inadeguata rispetto alle reali possibilità della metodologia, portando il paese intero ad adottare il BIM stesso in maniera più lenta con conseguenti perdite di benefici. Leggendo questa regola in chiave differente, questa implica che il docente sia aggiornato su quelle che sono le tendenze e richieste del mercato lavorativo).

Vediamo ora quali attività deve poter apprendere uno studente (le più salienti) in un corso BIM secondo tale decreto:

  • Saper analizzare la documentazione di progetto BIM, le sue dimensioni, il livello di dettaglio e definizione, i flussi di lavoro, gli usi del BIM e i processi di collaborazione per conoscere l’ambito del lavoro;
  • Essere in grado di stabilire i flussi di lavoro tra le diverse discipline utilizzando i necessari strumenti IT in base alle esigenze del cliente;
  • Essere in grado di modellare oggetti BIM di diverse discipline, saper inserire i relativi parametri;
  • Essere in grado di associare i modelli BIM alla pianificazione del cantiere per poter controllare i vari processi di esecuzione;
  • Saper associare i database dei costi di costruzione per ottenere computi accurati;
  • Saper modellare gli oggetti BIM e configurare i parametri per gli indicatori di sostenibilità ed efficienza energetica del modello.

I moduli professionali del corso sono:

  • Metodologia BIM;
  • Modelli di architettura e struttura;
  • Modelli di impianti meccanici e sostenibilità;
  • Modelli di impianti elettrici e comunicazioni;
  • Controllo, gestione e computi.

Il voler dettare delle regole per i corsi BIM è certamente una soluzione per garantire una qualità della formazione BIM eppure i paesi membri dovrebbero seguire delle regole comuni. A tal proposito desidero citare una delle conseguenze, che diventa anche un vantaggio indiscusso del BIM, e cioè l’aumento della comunicazione tra i vari stakeholders. La stessa comunicazione e consistency nelle regole dovrebbe essere anche il fulcro del dialogo dei paesi europei. Ad ogni modo questo decreto non è ancora stato approvato, pertanto potranno esserci delle modifiche.

Fonte: Ministerio de Educación y Formación Profesional – Gobierno de España